Immagino, ma in realtà sono scene che ho anche visto, l’espressione di chi affronta la passeggiata che porta a Castel dell’Ovo.
La sensazione è quella di fare un tuffo nel medio evo; di essere tra mercanti di ambrosia, che girano tra corti e castelli, tra giochi e tornei, per allietare gli avventori, con il nettare degli dei.
La realtà non è poi così lontana dalla fantasia, perché per 3 giorni, mercanti ed avventori si sono incontrati a Castello, quello che si racconta custodire un uovo magico.
Giullari di corte sono stati, con il dovuto rispetto, i sommelier, che con la capacità di racconto di cui sono dotati, hanno narrato storie di vino, che parlavano di luoghi, di costumi e di eroi: le gesta di donne e uomini nei campi.
Un programma intenso, una tre giorni dedicata al mondo dl vino.
La rassegna nazionale più importante, quella più consolidata, che si svolge a sud.
L’anteprima autunnale era stata interessante, primo appuntamento per le nuove annate, l’evento ufficiale ha confermato le premesse.
Ais, Scuola europea sommelier e Fisar si sono alternate nell’organizzazione di masterclass, convegni e concorsi.
La partenza affidata alla Scuola Europea sommelier che, Domenica 5, ha proposto un approfondimento su “ i vitigni bianchii della costa adriatica”, dai Castelli di Jesi all’Abruzzo,
con UMANI RONCHI:
VECCHIE VIGNE 2020 – Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Doc (BIOLOGIO)
VECCHIE VIGNE 2016 – Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Doc (BIOLOGIO)
PLENIO 2020 – Castelli di Jesi Verdicchio DOCG Classico Riserva
PLENIO 2010 – Castelli di Jesi Verdicchio DOCG Classico Riserva
CENTOVIE 2020 – Colli Aprutini Igt Pecorino (BIOLOGICO)
A seguire l’incontro con FRESCOBALDI
“Da quell’incontro, Luce fu Erano gli anni Settanta, quando il Merlot fece il suo ingresso a Montalcino per mano della Famiglia Frescobaldi.
Così, quando a metà anni Novanta, Vittorio Frescobaldi incontra Robert Mondavi è anche grazie a quell’esperienza pionieristica che si dà inizio a un nuovo capitolo nella storia dei grandi rossi toscani.
Un percorso presentato attraverso una verticale di Tentua Luce, 2011 – 2013 – 2019.
Lunedì 6 Giugno è stata la volta dell’AIS con la masterclass dedicata a MARISA CUOMO
con la verticale di FIORDUVA 2007 – 2009 – 2015 – 2017 – 2019 – 2020
“Un vino appassionato che sa di roccia e di mare”
Seguita poi, con “Le Famiglie Storiche” – L’Amarone 2011:
Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi
Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta sant’Antonio
Tommasi, Torre d’Orti, Venturini, Zenato
Intanto all’Hotel Vesuvio Sala Mascagni si è tenuto il Concorso Miglior Sommelier della Campania.AIS
Martedì 7 a chiudere la Fisar che prima ha risalito le pendici dell’Etna, fermandosi a PASSOPISCIARO
Passobianco 2019 | Passopisciaro
Passorosso 2019 | Passopisciaro
Contrada C 2019 | Passopisciaro
Contrada G 2019 | Passopisciaro
È toccato, poi, alla Campania, prima con la presentazione del progetto “Grease” di
Feudi San Gregorio: tecnologie 4.0 per la gestione sostenibile del vigneto e il miglioramento del Greco, con vini sperimentali, poi con la Falanghina, regina bianca della Campania:
Azienda Agricola Nugnes – Falerno del Massico bianco doc “Tacito”
Azienda Agricola I Mustilli, Vigna segreta, falanchina del Sannio- Sant’Agata dei Goti doc
Azienda Salvatore Martusciello – falanghina dei campi Flegrei “Settevulcani “
Azienda Terredora di Paolo – Campania Falanghina IGT
Azienda Albamarina – Falanghina del Cilento
ha concluso l’evento la premiazione dei 50 Top Italy Rosé – Guida ai Migliori Rosati d’Italia 2022 | Sul podio: Ceraudo, Bonavita e Leone De Castris
14.000 presenze hanno popolato la sedicesima edizione, oltre 2500 etichette in degustazione delle 250 aziende produttrici provenienti da tutta la penisola, con un particolare focus sulla filiera del “Vitigno Campania”.
“Siamo estremamente soddisfatti – commenta Maurizio Teti, direttore di VitignoItalia – dei risultati ottenuti, che credo siano il giusto riconoscimento per il grande lavoro svolto. La prima giornata, ma ancor più quelle di lunedì e martedì, hanno dato ottimi riscontri in termini di affluenza di pubblico, sia italiano che internazionale”.
Grande entusiasmo e partecipazione anche per i seminari e workshop, tutti sold out, utili tanto per gli appassionati quanto per gli operatori del comparto.
Agli incontri tematici ha potuto partecipare anche il pubblico internazionale, grazie alle traduzioni in simultanea messe a disposizione dei WineLovers esteri, che continuano a consolidare di anno in anno la loro presenza alla manifestazione.
La sedicesima edizione di VitignoItalia ha saputo amalgamare i molteplici territori e le numerosissime sfaccettature del panorama vitivinicolo campano e di tutta la Penisola, riunendo a sua volta un pubblico estremamente eterogeneo in un clima di entusiasmo e, soprattutto, di ripartenza.