Cambio di passo generazionale per un’azienda che è presente sul mercato da oltre 40 anni. E’ Ludovica, primogenita di Giuseppe Pagano,
prossima alla laurea in Viticultura e Enologia (alla prestigiosa università di Firenze), che ha spinto affinché la famiglia avesse un riferimento di proprietà. Alzare il livello qualitativo e migliorare la comunicazione, affinché il percepito fosse quanto più real possibile. Era inevitabile che la scelta cadesse sull’Irpinia, visto il successo ottenuto dallo zio Raffaele, a Lapio, fu proprio lui a suggerirle il percorso di studi e l’ateneo migliore per formarsi. Gli ettari di proprietà sono ancora pochi, ma l’obiettivo è puntato in alto. Il grosso della produzione si baserà con il lavoro dei conferitori storici, con i quali ormai si è consolidata nel tempo, l’unità di intenti. Rese ridotte a favore della qualità, controllo in vigna più attento, senza l’intervento della chimica aggressiva, e verifiche continue da parte dell’enologo, (storico) Sergio Romano, che interviene anche nella fase di allevamento. Infatti, proprio in questi giorni, è in giro tra le vigne storiche, per controllare lo stato di maturazione dell’uva, prossima alla vendemmia. La cantina rilevata è quella di Tenuta Ponte, sulla collina di Carazita, luogo storico della prima docg della Campania, il Taurasi. I lavori procedono spediti per la fase di restyling, oltre all’ottimizzazione a favore dei nuovi obiettivi, l’architetto Diego Granese, firma conosciutissima nel settore, ha immaginato una zona ospitalità studiata per enfatizzare il concetto di experience, che sarà al centro del nuovo progetto. Le nuove etichette, sono state concepite e realizzate dalla Nju dell’art-director Mario Cavallaro.La linea produttiva è già operativa. Greco di Tufo docg e Fiano di Avellino docg sono già disponibili, si sta lavorando (esce a novembre) ad una versione riserva del Greco. Nell’acquisto della cantina, erano compresi 3 tonneau di “taurasi” di annate precedenti, che garantiranno, da subito, la commercializzazione anche della terza docg. Le vigne a ridosso della cantina, sono destinate a due cru: una coda di volpe (Irpinia doc) ed un aglianico (Irpinia Campi Taurasini doc). Il processo di trasformazione con una nuova rete commerciale, l’apertura verso nuovi mercati, ma soprattutto un riposizionamento del prodotto, che rispetto alla qualità del vino era deficitario. La svolta ha dato prodotto da subito ottimi risultati.
Dopo la recensione di James Suckling sulla guida americana, l’ingresso nelle eccellenze della 50 Top Rosè del lucianopignatarowinblog.com, anche il Merano Wine Festival, evento di eccellenza per il mondo dell’enologia, premierà in autunno, in occasione dell’evento, 3 vini di Famiglia Pagano 1968 :
Le Pietre _ Fiano di Avellino docg 2022 con il “gold Award”
I tufi_Greco di Tufo docg 2022 “red award”
Taurasi docg 2018 “red award”.