Entroterra è la parte non costiera di un Paese.
Entroterra è il primo congresso italiano di cucina d’autore e artigianato che ha come obiettivo dare voce alle persone che vivono e lavorano nelle aree più interne della Penisola. Centinaia di paesi, borgate e frazioni poco visitati, sovente marginal- mente abitati, che hanno qualcosa da raccontare e nessuno che li ascolti. Sono luoghi lontani dalle mete turistiche ma vantano ugualmente radici profonde, cultura e tanta bellezza. Piccoli gioielli incastonati lungo la dorsale appenninica, distesi tra ampie valli e pianure, oppure arroccati sui dorsi di montagne e colline. I borghi dell’entroterra sono il risultato dell’interazione di più fattori, geofisici, climatici e biologici che influenzano la vita e il pensiero di chi li vive. Rappresentano un patrimonio culturale da salvaguardare, un bene comune che cerca di sopravvivere, in bilico, sull’abisso dell’oblio. L’unica via da percorrere per non perdere contro il tempo e l’abbandono è far conoscere e diffondere la cultura dell’entroterra, tirarla fuori e metterla a disposizione di tutti. Non solo. Volare alto offrendo un altro punto di vista ai partecipanti.
Di fatto Entroterra si prefigge di offrire un’alternativa ai modelli di sviluppo contemporanei che dettano ritmi di vita e scelte quasi obbligate ma che spesso lasciano l’amaro in bocca e un devas- tante senso di perdita e di vuoto.
Far tornare a vibrare di voci e di suoni le case dai muri di pietra, le botteghe, i campi e le vigne. Vogliamo infondere nuova linfa vitale agli abitanti di questi luoghi più reconditi e interni facendo conoscere le loro storie a più persone possibili. Entroterra è un invito a fare cultura diventando parte di un quotidi- ano fatto di suoni, colori, dialetti, abitudini e… cucina.
La cucina, infatti, è un linguaggio universale, compreso da tutti e perfettamente in grado di raccontare un territorio (nel senso più largo di terroir!). La cucina è dialogo e condivisione. La cucina d’autore e quella popolare in Entroterra diventano un mezzo per comunicare cultura e valori dando voce a tutte le figure che vi operano in prima persona e a quelle che vi gravitano attorno. Di questa lingua cuochi e cheffe fanno la grammatica, i piatti diven- tano parole, mentre vignaioli, pastori, allevatori, contadini, artigiani, sono la sintassi.
2 giorni tra i borghi dell’AltoSele e dell’AltoCilento
30 Chef/Pizzaioli/Pasticceri provenienti da tutta Italia
10 Giornalisti esperti del Food&Beverage
6 cene d’autore “a otto mani”
Numerosi eventi culturali (cooking show, mostre, visite guidate)
Cristian Torsiello, bravo come sempre!
Di seguito il programma
