Lacus, la terra dei laghi. E’ cosi che si parla di turismo e di opportunità!

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Lacus - la terrea dei Laghi

LACUS: la terra dei laghi, è un progetto sorprendente che riesce a parlare più lingue.
Parla di socialità, di accoglienza, di contaminazioni etniche e lo fa nel modo più semplice ed efficace, con la forza delle donne, con le unicità delle Mamme.

Lacus - la terrea dei Laghi

Ester Fracasso, la mente. Trovare un aggettivo ordinario che riesca a definirla è difficile, è nello straordinario che bisogna cercare.
Le Mamme dei Vicoli, la sua geniale intuizione, già presentata alla scorsa edizione della Bit, ha replicato il successo.
E’ riuscita a mettere insieme i territori, partendo dalle persone. Donne, femmine, mamme.
Lesina, la sede dell’evento, ma è tutta l’area dei laghi che è interessata. Ischitella, Carpino e Cagnano. Le esigenze, le problematiche di chi ci vive intorno sono le stesse, cosi come le risorse e le opportunità che invece può offrire.
Turismo se non come vocazione, come ambizione.

Lacus - la terrea dei Laghi

C’è il lago, ci sono i pontili, le barche dei pescatori, una bella passeggiata, chalet ben integrati e diversi punti di imbarco per le visite guidate. Qui le anguille ritornano dopo la traversata dal mar dei Sargassi, qui centinaia di specie di uccelli, durante le migrazioni, si fermano per trovare cibo e riposo, prima di proseguire nei loro transoceanici voli.
Organizzare itinerari turistici con esperienze naturalistiche è affascinante, etico e sopratutto realizzabile con assoluta sostenibilità. Non si deve costruire nulla di fisico, bensi utilizzare risorse già esistenti. Serve solo mentalità, visione e unità di intenti a livello politico/amministrativo.

Lacus - la terrea dei Laghi

La due giorni, è stata un susseguirsi cadenzato di attività, alternate tra il centro polifunzionale (che a causa del cattivo tempo è diventato il quartier generale) dove si sono susseguiti confronti tra tradizione e innovazione prima e le contaminazioni poi, nel Contest gastronomico e la scoperta delle bellezze del lago, con escursioni guidate.
Tra tutte, l’esperienza emozionale più coinvolgente è il birdwatching. Si può fare con imbarcazioni classiche e comode, ma per avere un effetto immersivo, per raggiungere i punti più popolati dalla fauna del lago, bisogna andare con chi in quelle acque ci lavora. Vanno attraversate le reti, quelle paranze che vanno da parte a parte per la pesca delle anguille. Parliamo di lago ma in effetti è laguna, l’acqua è salmastra. Si pescano gamberi, cefali, orate e tutto ciò che dall’adriatico si spinge all’interno.
Venti minuti di navigazione e si arriva in un’oasi naturalistica dove aironi dai colori accesi si alternano ai neri cormorani, gabbianelle e decine di altre specie. L’avvistamento di un’Aquila “anatraia maggiore”, di primo mattino, pubblicata sui social, era diventata virale.
Intanto, chi non ha voluto affrontare la navigazione, ha potuto spostarsi negli altri comuni in gara, dove le mamme dei vicoli, impegnate nei Cooking show, presentavano le loro ricette, quelle che poi sarebbero state oggetto della gara.
Chi ha vinto?

Una medaglia c’è stata per tutti cosi come doveva essere, perché tutti hanno vinto. Ha vinto Lesina perché ha vissuto 3 giorni di fermento culturale e turistico; ha vinto l’intelligenza e la lungimiranza di amministrazioni che hanno svestito il colore politico di appartenenza, per dare apporto sinergico al progetto comune; ha vinto la socialità, il desiderio di stare insieme, di contribuire, ognuno per quello che può, per la crescita dell’intero sistema; ha vinto il tema dell’evento, che nello spostamento fisico da un luogo all’altro, non legge il depauperamento della risorsa, bensì l’arricchimento che portano le contaminazioni.
Il Contest è stato vinto dalle Mamme di Cagnano Varano, con il raviolo della laguna, ma sarà il tema del prossimo approfondimento.
Per adesso, chi volesse come è andata, di seguito alcuni momenti raccontati sui social

https://www.facebook.com/lacuslaterradeilaghi

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