“Huston abbiamo un problema:è sparita la Salernitana”.

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Perché in campo, contro l’Empoli, eccezion fatta per Cabral, (che ci ha provato in tutti i modi) tutti gli altri erano remissivi, confusi,  fermi sulle gambe, mai primi su un anticipo, mai insistenti nei contrasti? Cosa è cambiato dal secondo tempo contro il Frosinone di 4 giorni fa? Dall’inizio dell’anno, non abbiamo espresso un grande gioco, ma c’e stato sempre impegno e buona volontà.

Senza fare inutili premesse, perché è chiaro che l’ultimo dei profili presenti in società, confrontato a me, sarebbe un gigante, da tifoso provo a cercare una motivazione che lenisca un po’ di delusione. 

La società, per quanto giovane, è condotta da un super imprenditore che non fa mosse improvvisate. Può avere imprevisti ma ha sempre un piano b o quantomeno professionisti capaci di trovare una soluzione. Può aver perso interesse a mantenere la categoria, a causa di uno di quegli “imprevisti”? Sarebbe comprensibile. Basterebbe sedersi difronte ai tifosi e spiegarlo in maniera esplicita.

L’allenatore è forse il migiliore a cui potevamo ambire. Ha preso una squadra amorfa, distratta, disunita, l’ha rimessa in piedi; le ha dato un gioco; l’ha motivata e resa responsabile, regalandoci emozioni che non dimenticheremo mai. Il tutto mettendo nelle giuste posizioni i giocatori con schemi di gioco efficaci e inculcandogli una mentalità non remissiva. Poi cosa è successo? 

Il mister, non è rimasto soddisfatto della campagna acquisti, questo è palese, ma la società gli ha chiesto di andare in europa? Aveva ambizioni personali ed è rimasto deluso? Essere esonerato (con la stessa squadra dello scorso anno) gli darebbe più credibilità ?  Non posso credere che il problema sia questo! 

Il direttore sportivo, per quanto possa piacere o meno, possa aver fatto bene o meno, non ha influenza, in maniera diretta, sul modo di giocare o sullo spirito dei giocatori. Può aver commesso errori o fatto operazioni eccellenti, questo lo potrà dire solo il tempo.  Forse, cercando di affermare la propria autorità con i giocatori ha minato quella dell’allenatore? Lo ha screditato? Le polemiche tra loro, hanno minato l’ambiente? Si sono create fazioni? Se così fosse, vorrebbe dire che il giocattolo è rotto. Avremmo però chiara la malattia e si potrebbe provare a trovare la cura.  

I giocatori non possono essere diventati dei brocchi in pochi giorni. Anche se in tanti fanno i capricci da ragazzini ed hanno pretese da star, non voglio neanche pensare che stanno facendo come quello che, per fare il dispetto alla moglie, che gli aveva fatto le corna, si taglia le palle. In campo, però, ci scendono loro. Gli unici con cui sono veramente arrabbiato sono proprio loro. Se non esci dal campo con la Maglia bagnata: non sei degno! Se non lotti per arrivare primo su ogni pallone: non sei degno! Se il compagno sbaglia un passaggio e non fai niente per recuperare l’errore: non sei degno! Qualsiasi cosa sia successa, chiudetevi nello spogliatoio e risolvete il problema.  Lo dovete a tutti. A Salerno, ai tifosi, agli ultras che non si fermano mai di cantare; ai ragazzini che devono essere felici di tifare la squadra della propria città; lo dovete alla Maglia, perché indossarla vi fa diventare un pezzo di noi : siatene degni!

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