Marina d’Arechi: visione! Un varco sul futuro possibile

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Ci sono luoghi che ti parlano, che ti sussurrano discretamente qualcosa.

Sarà l’atmosfera; sarà che tanta bellezza, tutta insieme, non è così facile da trovare.
Superare quel varco, ti proietta la visione di un mondo possibile, esempio lungimirante, purtroppo poco seguito.
Sarà che se ti fermi ad osservare il tramonto, ne vieni rapito.
Il “lanificio in marina” è perfettamente integrato nel contesto.
La professionalità di chi lo ha “pensato”, non lascia margini all’ improvvisazione.
Bello, buono, bravi!
Ci siamo parlati e ci siamo capiti subito❤️

questo scrivevo di lui nel 2017:

Lanificio San Salvatore
Negli ultimi anni Salerno sta dimostrando che bere bene non è più un miraggio. Sono nate tante realtà interessanti e la vecchia guardia si sta attrezzando per reggere il confronto. Non si parla più di Barman nè di bar tender, le evoluzioni da giocolieri hanno lasciato il posto alla scienza pura: la mixologia.
L’aria retrò, oltre a qualche riferimento nell’oggettistica, la si respira soprattutto dai bicchieri che riportano quasi ovunque ad un passato forse neanche mai vissuto, dai tanti, ma esteticamente interessante. Bitter e vermouth sono rientrati prepotentemente nella “nuova scienza” e quando sono di fattura artigianale contribuiscono ad esaltare la qualità del cocktail.
La selezione “alcolica” del Lanificio, in alcuni casi mette soggezione e quando si arriva ai gin si tocca con mano l’imbarazzo: le botaniche più insolite ed originali ,esclusive e ricercate, proposte in soluzioni uniche, ma anche nelle più “banali”.
Antesignano anche nella proposta del brunch domenicale, dove grazie all’amore della mamma è possibile spaziare dal dolce al salato senza mai cadere nel banale o nello scontato; quando è bel tempo , il tutto è accompagnato quasi sempre da un duetto d’archi.
Entri al Lanificio e subito provi una sensazione piacevole, anche quando incontri lo sguardo di Renato, protagonista discreto con il controllo assoluto su tutto ciò che transita dal banco e dalla cucina.
Dopo qualche parola scambiata amichevolmente vai al dunque, lasci fare. Ogni volta un’emozione diversa, ma sempre incredibilmente centrata. Che sia un classico, che sia originale, trovi sempre qualcosa di diverso ma soprattutto di buono. Mai avrei pensato di bere un cocktail a base di rosmarino, salvia e limone eppure è successo ed stato un successo. La consapevolezza di avere di fronte un professionista vero, lo riscontri subito, sia dalla conoscenza delle materie prime , e di come vadano combinate, ma soprattutto dalla grande umiltà che è la nota principale che lo contraddistingue. Bella e buona anche l’offerta gastronomica:dagli affettati che arrivano dalla sua terra di origine ai più lontani e americanissimi bagels (quello al salmone il mio preferito) . Il resto lo fanno Giusy, Carmine e Mattia che con garbo e gentilezza sono sempre disponibili ad accontentare ogni richiesta.
Una bevuta che non sia la solita;

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