La leggenda del tassista…nella città turistica. 

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marina d'Arechi

L’oceano, ha quella del pianista di “Novecento”, quello di Baricco. A Salerno, abbiamo quella del tassista, “fuiuto”. Si, perché si parla di una cosa, che nella realtà non c’è.
 Basta farsi un giro sui social, per trovare decine di post e commenti “accaniti”, che manifestano un problema ormai decennale: i taxi.  Se trascrivessimo le risposte che arrivano dalle centrali operative, ne uscirebbe un libro comico, un best seller. Eppure, quando si pensa ad un progetto, ad un evento o qualsiasi attività, che possa attrarre tante persone in un luogo,  un professionista serio, mette in conto logistica e trasporti. La politica fa a gara ad attribuirsi meriti, per l’apertura dell’aeroporto; per le decine di navi che attraccano quotidianamente, alla stazione marittima; delle migliaia di turisti che arrivano per leLuci e per gli altri occasioni simili. Nessuno si pone la domanda di come, tutti questi avventori, potranno spostarsi da un posto all’altro?  Epprure è una città, che si sviluppa per la gran parte, su una linea orizzontale , a ridosso del mare: possibile che non si riesca a garantire trasferimenti dopo il tramonto?

taxi del mare


Senza fantasticare e pensare a piccoli approdi lungo il mare, anche se tra torrione, pastena, mercatello e la nuova marina in zona stadio, non sarebbe impossibile:  davvero non c’è una soluzione più praticabile, sostenibile?

marina d'arechi

Ultimo, solo in ordine di tempo, questo episodio: 15 agosto, esterno notte.
Qualche giorno fa, in zona, c’è stato un super matrimonio, uno di quelli da diversi milioni di euro.
Un successo straordinario per efficienza e servizi (le nostre wedding planners, sono straordinarie). Alcuni degli ospiti, che continuavano la vacanza in barca, decidono di dare uno sguardo alla città, ma sopratutto di fermarsi a cena in un noto locale. Altra sontuosa esperienza, un conto a tanti zeri. Dopo aver lasciato congrue mance, i 12 billionaire , chiedono di rientrare sulla propria imbarcazione, a Marina D’Arechi.
Premessa dovuta: Marina d’Arechi è un motivo di vanto e di orgoglio di questa città, anche se di un imprenditore privato (forse per questo funziona così bene), I ricchi, quelli veri, quelli capaci di creare e muovere economia, quelli che, con la loro presenza, creano lo status di “icona” (vedi Costiera Amalfitana), lì ne arrivano tanti. Le imbarcazioni super lusso vi che stazionano, ormai hanno interi pontili dedicati. Tornando ai 12 turisti che volevano rientrare sullo Yacht : Il titolare del ristorante, che ben conosce la situazione, aveva iniziato ad allertare il servizio taxi, già un’ora prima, pur senza ricevere successo. Dopo i continui tentativi, alla fine qualcuno risponde e comunica che una vettura poteva essere disponibile in 40’, ma per le altre due, necessarie per trasferire gli altri ospiti, non potevano dare una stima dei tempi. L’oste, senza perdersi ulteriormente d’animo, consapevole che alla fine i clienti avrebbero legato al locale, la pessima esperienza, con la solidarietà di altri avventori presenti, con auto proprie, risolvono l’inconveniente.

Mi chiedo, se davvero questo può essere tollerato, ma sopratutto consentito. Aldilà delle lobby e delle regole del governo centrale, perché almeno nei periodi di grande flusso, non vengono previste misure straordinarie? Prevedere un servizio (stile Uber) non sarebbe produttivo per tutti? Utilizzando formule creative, dando anche un tocco di colore, si potrebbero creare opportunità lavorativa stagionali, senza intaccare la categoria o setta (chiamatela come vi pare), ma sopratutto si renderebbe un servizio, che ad oggi è inaccessibile.
Buone Vacanze a tutti, tassisti e non

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