Fabio Di Giovanni entra con merito tra i grandi pizzaioli Italiani.
Era già qualche anno che si intravedeva il potenziale, tra lavoro al forno e in cattedra,
ha dato sempre il meglio di sé.
La definitiva consacrazione arriva con Don Antonio 1970, la bella e frequentatissima pizzeria di via Porto.
Aperta in pieno Covid, dopo un buon rodaggio iniziale, con qualche sbandatina fuori registro, con pizze troppo elaborate, più vicine alla cucina gourmet, ha quadrato il cerchio e tirato fuori un menù decisamente interessante, ma soprattutto egregiamente eseguito.
Il disco di pasta è estremamente leggero, come da manuale della pizza contemporanea; la combinazione degli elementi è studiata con equilibrio e fantasia.
Originali ed interessanti le combinazioni di mare, quasi d’obbligo vista la location.
Don Antonio è sicuramente un posto cool, ben frequentato, anche perché propone un’esperienza diversa, oltre la visione classica. Garbo e cordialità le parole d’ordine. L’accoglienza, affidata al socio Saverio Orilia, è attenta e puntuale, cosi come la sala che gira perfettamente, anche grazie alla professionalità di Antonio (un nome per tutti), che coccola senza mai essere invadente. Un approccio moderno, giovane, essenziale per un pubblico più esigente. Buona la carta dei vini, in sicura crescita, anche per la passione personale di Fabio. E’ possibile scegliere a la carte o lasciarsi guidare in un percorso di più assaggi, che vai dai fritti al dessert, cosi come ho fatto io. Si parte con una bevanda detox, per ripulire il palato, predisponendo i ricettori del gusto ad una festa di sapori.
- Frittatina alla nerano: Crema dì zucchine all’interno, in uscita pesto freddo di zucchine, provolone del Monaco e chips di zucchine. Il richiamo è immediato. E’ un piatto opulento, meglio condividerlo per lasciare più spazio a ciò che arriva in seguito, come l’arancino di mare, con ragù di pescatrice bisque di gamberi:il mare arriva con piacevole prepotenza, scatenando la salivazione. Evoca reminiscenze Siciliane.
- Chiude la frittatina di mare cacio e pepe con bisque di gamberi, ben bilanciata. Ritorna la forza del mare.
Pizza al padellino con insalata di Salicornia, prosciutto di ricciola, alga fritta in pastella, essiccata e panna acida: un bel boccone di pane e mare.
Pizza impiccata, con fiordilatte, salsiccia al finocchietto, peperone crusco, e caciocavallo “squagliato” al cannello. Piacevolmente sapida, godereccia.
Bufalina con San Marzano, mozzarella di bufala e basilico: magistrale, senza sbavature, cosi come deve essere. Buonissima.
Il mare racconta con fiordilatte, parmigiano, basilico e dadolata di lardo di Morone, pomodorini rossi semidried, lardo di morone a fettine, leggera spolverata di pecorino buccia nera. Originale, leggera, squisita.
Pizza in doppia cottura, prima fritta e poi ripassata al forno. Ragù di pomodoro datterino rosso alici di Cetara, olive taggiasche, origano, pomodori secchi e pesto d’aglio orsino. Si chiama Marinara Astrale.
Il nome descrive perfettamente la sensazione:stellare!
Cosa dire ancora? Forse che anche il tiramisù è molto buono?
Pizzeria sopra la media, prezzi assolutamente congrui.
Don Antonio 1970
Via Molo Manfredi, 6 – Salerno
0892882727