L’aspetto giornalistico lo conoscono i più, quello umano, i meno. Per dare una prospettiva più nitida, racconto in breve il nostro rapporto, quello che ci accomuna, che è quello di tanti altri come me, che amano questo mondo ed hanno Lui, come riferimento.
Le passioni vanno coltivate ed alimentate. Ognuno di noi ne ha una. Io, cerco spasmodicamente la Gioia.
E’ la ricerca di un’emozione felice, che doni piacere, che allontani tutto ciò che di negativo la vita ci presente quotidianamente: un Chakra, l’ottavo. Non si limita alla buona cucina, al buon vino. E’ un abbraccio ampio, aperto, a tutto ciò che reca felicità. Che sia un bel luogo, una bella luce che ne amplifica la bellezza, la natura, i suoi suoni, ma anche e soprattutto le persone. Ho imparato, dopo tanti errori commessi, che solo con un cammino etico, che abbia in se rispetto per cose e persone, si possa perseguire e raggiungere quell’obiettivo. La gioia si raggiunge cercandola, ed avere un mentore, aiuta.
Il mio, è Luciano Pignataro. Ha sempre goduto della mia stima, ma non ce le siamo mai mandate a dire molte volte. Abbiamo discusso anche ferocemente quando ritenevamo, per motivi opposti, fosse necessario.
Sempre con il massimo rispetto per la persona. Entrambi con una motivazione, valida, onesta, disinteressata. Questa cosa ci ha concesso di poterci chiarire e di intraprendere un percorso di condivisione. Imparare, questo il must. Con lui, seguendolo, ho conseguito master e PHD e spero proprio che duri ancora a lungo, perché il mio desiderio di conoscenza è avido, irrequieto, irrefrenabile.
Lui lo sa. Almeno una volta a settimana (ma anche di più), da molto tempo ormai, mi regala un’emozione.
Quando sei con lui, la prospettiva cambia. Si è costruito una credibilità grazie all’autorevolezza, alla conoscenza. Grazie a lui ho imparato a gestire le cattiverie ed i cattivi, quelli che a prescindere, che mettono in discussione qualsiasi cosa, che vedono sempre azioni losche di fondo, mire personali. Quanti ne ho visti, che dopo averlo conosciuto meglio, hanno cambiato radicalmente idea.
Mi sono trovato ad essere seduto a tavole esclusive, con persone fantastiche, pur non avendo nessun merito particolare. Mi ha dato l’opportunità di scrivere, mi ha motivato a farlo in maniera discreta.
Ha trovato qualcosa di buono in quello che provavo a fare, ed ha cercato di indirizzarmi verso una strada che non avrei mai intrapreso, da solo. Protocollo Costantino è una suo suggerimento (prendetevela quindi con lui). Il modo di fare, l’empatia che si crea con le persone, i modi di approcciarsi, quando è naturale, disinvolto, disinteressato, diventa una condizione mentale, un protocollo.
Sa quanto tengo alla mia città, all’entroterra, alle mie origini. Sono il mio vanto. Conosce bene la sensazione perché, con un raggio di azione più vasto, che comprende tutto il sud, è la sua. Non si sottrae mai, quando si tratta di rendersi utile, magari, semplicemente per dare visibilità a qualche piccola realtà Ascoltarlo parlare di vino è come consultare un’enciclopedia. Ricorda persone, date, annate, aneddoti. Non c’è cantina che non conosca , che non abbia visitato; non c’è vino che non abbia bevuto, descritto. Gli enologi più illuminati, cercano sempre il confronto, che sia per un semplice giudizio, che sia per capire le tendenze. Gira l’Italia in lungo ed in largo, ovunque, l’accoglienza è straordinaria. Negli ultimi anni è diventata planetaria. Europa, Asia, Stati Uniti. Ha contribuito in maniera sostanziale alla rivoluzione del mondo della pizza. Ha raccontato negli anni un cambiamento, lo ha addirittura condizionato. Se oggi le pizzerie cominciano ad avere cantine degne di nota, è merito suo. Nel mondo food&wine è un’istituzione. Chiunque punti in alto, si rivolge a lui per un consiglio, per un suggerimento, per una critica.
Che oggi arrivi un riconoscimento cosi importante, è naturale. Non è un premio per un momento singolo, ma alla carriera, a tutto quello che ha fatto, che ha scritto, al modo in cui ha comunicato questo mondo.
Congratulazioni al comune di Taurasi per la scelta. Congratulazione a te, amico mio: te lo meriti tutto!
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