Un viaggio a tratti impervio. Strade che non agevolano.
Perché inerpicarsi fino a Caggiano per mangiare una pizza?
Perché li, a 830 metri sul livello del mare, (dove anche ad agosto, quando il caldo rende insopportabile le giornate, un gubbino in dote è necessario), c’è un bel posticino che gli appassionati (come me) non si possono perdere: Le Grotticelle.
Qui trovate Angelo Rumolo, in effetti sono due: uno in pizzeria e uno in cucina. Potrei raccontarvi della cucina, del pollo fritto, con lievito madre (ricetta di Gabriele Bonci), salsa di acciughe e salsa verde, piatto iconico, ma non lo farò ora, anche se la memoria è viva. Questa volta, l’esperienza è rivolta alla pizza, all’altro Angelo, quello del forno.
Ragazzo serio, gran lavoratore, ma fin qui niente di strano in queste zone. C’è un elemento che caratterizza tutti coloro, o almeno la stragrande maggior parte, che vivono a contatto con la natura, hanno una sensibilità diversa, stati d’animo più sereni, che sono poi condizioni essenziali per esprimere al meglio il talento. Rispettano i luoghi in cui vivono, prendono ciò che la natura offre. I Rumolo, sono parte integrante di questi luoghi. Pastori da generazioni, allevano e trasformano il latte. Conoscono la storia, le tradizioni, ogni angolo del territorio, tutte le sue peculiarità. Da quando si sono spostati nella sede attuale, hanno cominciato a fare davvero sul serio. Oggi, sono al vertice della piramide experience.
Vale per la qualità della pizza, e più in generale dell’offerta che propone. La struttura è una country house, con le camere per il pernottamento, per disintossicarsi dallo stress, fuori dal caos, rigenerante per corpo e spirito. La possibilità di frequentare le Cooking class sulla pizza; avventurarsi sui monti, passeggiando con gli occhi puntati a terra, alla ricerca di gemme che il sottobosco nasconde ai meno esperti (adesso si chiama Foraging). Ma tornando alla pizza, la curiosità è tanta. Il freddo agevola l’appetito e la disponibilità. Veronica, un’altra Rumolo, e di una gentilezza disarmante. Riesce a coccolarti in ogni situazione. Paziente e disponibile, anche con i rompiscatole come me. E’ lei che accompagna con il racconto, l’arrivo delle pizze. Trasformare il latte in formaggio è un’arte nobile che “la Casara” racconta perfettamente. I formaggi arrivano da Altamura, dal caseificio Di Cecca. L’impasto è soffice con cornicione alto, l’assemblaggio dei formaggi è calibrato, non stucchevole: morso pieno, intenso. Identità e carattere sono una costante. Siamo in quota, la ricerca del gusto passa anche per la carne, seppur brasata, dal lardo, ai tartufi, alle erbe aromatiche fino a quelle spontanee.
Evviva il territorio!! Andateci presto!
La casara: assoluto di formaggi caseificio Di Cecca di Altamura
Nonna Tony: brasato di vitellino alburnino- fior di latte, lardo, parmigiano reggiano e mandorle
Le Grotticelle… guanciale, fior di latte, carbonella, pecorino semi stagionato e tartufo fresco
Le Grotticelle
località Grotticelle – Caggiano
09751966171
Chiuso il Martedì