Ferragosto a Salerno? Mangiare e bere senza sorprese

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Per chi resta e per chi arriva in città nel periodo di ferragosto, questi, che seguono, sono i luoghi dove andrei io, a mangiare e bere.
Una selezione assolutamente personale, dettata da affetto e rispetto ma soprattutto dalla professionalità, dei citati.
La qualità della ristorazione a Salerno è molto migliorata. Presta sempre più attenzione alle esigenze ed alla soddisfazione del cliente e pone l’asticella sempre più in alto.
Capofila, di questo cambiamento, è sicuramente il Mood. Si arriva da una piccola traversa del corso principale, grande sala interna, con un grande giardino per una cena all’aperto. Ogni aspetto è curatissimo, dalla selezione eccellente dei prodotti, alla cantina inarrivabile, passando per una cucina super centrata. Terraferma, via Roma. Cucina di mare di grande carattere. Una sintesi di tecnica e tradizione.
Emozionando, via Fieravecchia. Nando Melileo osa, senza paura. Gioca tra mare e monti con disinvoltura: una certezza!Embarcadero, location tra le più suggestive. Una sorta di palafitta, super cool, sul lungomare. La cucina è solida e concreta, la cantina ben attrezzata.
Casamare, elegante e di grande tecnica: esclusivo. Pescheria, è il riferimento “borghese” della città. Un classico, fatto di grande materia, ambiente, ospitalità e comfort. Della stessa famiglia , ma appena fuori dal centro.
Hydra, via Mazza. Nella corte di uno storico palazzo, uno dei locali più originali dove trascorrere una serata. La cantina, molto moderna e proiettata verso “il naturale”, il fiore all’occhiello. Mediterraneo, cento metri dalla stazione, difronte al mare, con ampio parcheggio. Bella trattoria di mare con pescato locale, che la fa da padrona. Vicolo della neve, indirizzo di riferimento per tanti anni, ha riaperto le porte a turisti e cittadini, le intenzioni sono ottime. Cantina Verace, alle spalle della banca d’Italia. Cucina di mare in linea con la tradizione. Prevalentemente pesce azzurro e pescato locale, in carta. Proposta non convenzionale. Bella cantina.


Manicaretti, alla rotonda. Daniele Greco ha una bella mano. La formula leggera e veloce, piace molto.
Sempre alla rotonda, piazza Flavio Gioia, Ciccio e l’osteria e Osteria del Padreterno, una cucina buona, semplice ed espressa.
Stessa linea per Botte pazza e Pazza marea in vicolo Ruggì d’Aragona, così come per Angolo Masuccio e osteria Nonna Maria, cucina Romana. Folklore e tradizione, con due fratelli , uno in centro e l’altro in periferia.
Dedicato a mio padre, nel cuore del centro storico. Raimondo è la memoria storica del bynight Salernitano.
“Sotto ‘o purtone” alias Tramp pub. Storico locale della zona orientale. Pescato di paranza e tanta allegria.
Ingresso /uscita tangenziale di mariconda- una buona Braceria, quella di Donato. Macellaio figlio di Macellai. Sa di cosa parla, quando si tratta di carne. Lunamè, una terrazza sul mare. Profumo di salsedine; cucina di tradizione marinara.

pizzà
pizzà

Pizzerie :
identità gastronomica Pizzà, vicolo Masuccio Salernitano. Un grande murale all’ingresso, ispirato dal toponimo.
Ricerca attenta delle eccellenze del territorio.
Gli Esposito (holding Pescheria), di fronte a Palazzo di Città, in perfetta linea aziendale. Bella ed elegante la location, di ottimo livello l’offerta. Giagiu, location decisamente esclusiva per una pizzeria. Terroni integralisti, spaziano tra materie e vini solo, sotto il 41mo parallelo. Don Antonio 1970 all’ingresso di Molo Manfredi. Fabio de Giovanni è una promessa mantenuta. Locale con spazi ampi anche all’aperto, pizza contemporanea, cantina in costruzione. Madia, Irno center. Si sicuro la proposta più innovativa e visionaria. Una grandissima attenzione agli impasti, sia per le lievitazioni ma sopratutto per la selezione delle farine. Proposte decisamente fuori dal comune. Francesco Miranda, a mio avviso, un gran maestro Resilienza, è stata la prima a prestare maggiore attenzione alle materie prime ed alle maturazioni degli impasti. In teglia, è difficile arrivare al suo livello. Fammila, a torrione. New entry di ottimo livello. Bel locale, buona carta dei vini. Era il riferimento dei nottambuli, lo è ancora. Da un po’ di tempo la qualità della pizza è salita notevolmente, pizza e pizza a lungomare Marconi. Zona orientale, le Quattro Vie. Salvatore Giuliano ha idee chiare e una bellissima mano. Scelta limitata, ma pizza tra le migliori in assoluto. Carminuccio, si è spostato alle spalle dello stadio. Ha perso un po’ di quella magia “emotiva”, dovuta alla location storica, ma il flusso di clienti, addirittura aumentato, è la migliore conferma che la pizza è ancora buonissima.

Facendo la dovuta premessa, che la mia passione è il vino, qualche drink ogni tanto lo bevo anche io.
Lanificio alla rotonda, ha segnato la svolta. Il locale a cui sono più affezionato; poi ha continuato con un tiki bar (marama) nel centro storico e da questa estate anche al port village Marina d’Arechi con lanificio in marina.
The Blackmonday speakeasy quello più figo. Grande competenza al banco e grande divertimento in sala, sopratutto il giovedì. Il mood del proibito crea dipendenza. il centro storico è pieno di insegne che varrebbe la pena visitare, ma, non frequentandole, sarei poco attendibile nel consigliarle.

lanificio
lanificio

Winery

Uve Nude Uber alles. Cantina meglio attrezzata in circolazione. Circa mille etichette tra Italia, Francia e resto del mondo. Per accompagnare la bevuta? Non perdetevi il Pastrami.
Da Gusto Campano. Via porto, decentrato ma facilmente raggiungibile, è uno scrigno di sapori. Patrimonio da salvaguardare.
Posteria, in via Duomo, ex salumeria convertita. Botteghelle 65, alle spalle del Duomo. Salumeria con sala degustazione. Nel tempo è diventata riferimento assoluto per appassionati e gourmet. Compagnia del buon vino a Torrione. Giuseppe, giovane e volenteroso, ha rilevato l’attività e continua il buon lavoro fatto in precedenza. Campagnuolo, insegna storica cittadina. Tonino Manzo, sommelier di lungo corso, ha lasciato il timone, quello serale, al figlio Simone. La carta cresce di continuo con attenzione certosina.
La botte divina, ormai nella sua ultradecennale esperienza, è una solida certezza.

dà gusto campano
dàgusto

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